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DDL Stabilità: la Camera approva, il testo della manovra è legge

lentepubblica.it • 23 Dicembre 2014

L’aula di Montecitorio ha approvato il disegno di legge di Bilancio. Il testo è stato approvato con 302 voti favorevoli, 108 voti contrari e un astenuto. Con l’approvazione del ddl Stabilità e del ddl Bilancio, già votati dal Senato, la manovra per il 2015 è legge.

Con 307 voti favorevoli, 116 voti contrari e 2 astenuti, l’Aula della Camera ha approvato definitivamente in terza lettura il ddl Stabilità senza modifiche rispetto al testo approvato dal Senato e senza far ricorso alla fiducia. Disco verde di Montecitorio anche al ddl Bilancio. Dopo la firma del Capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale la manovra per il 2015 sarà legge.

Quella che esce dal Parlamento è una manovra da circa 30 miliardi con altri 5 miliardi a deficit, nella quale nel primo passaggio a Montecitorio sono già state inglobate le misure aggiuntive per 4,5 miliardi (0,3%) chieste dall’Europa per attenuare l’impatto sull’indebitamento. Operazione che viene fatta con la riduzione di 3,3 miliardi del fondo taglia tasse e di 500 milioni delle risorse per il cofinanziamento nazionale dei fondi strutturali comunitari, nonché con l’estensione del ‘reverse charge’ alle grande distribuzione dal quale dovrebbero arrivare altri 728 milioni.

Nella Legge di Stabilità molte le novità in arrivo, ma anche qualche grande rinuncia: dallo slittamento della ‘local tax’ destinata a unificare Imu, Tasi e altri tributi su cui è arrivato l’impegno dell’esecutivo per una riforma complessiva, al nulla di fatto sul riordino del canone Rai con l’introduzione del pagamento in bolletta.

Altri ‘nodi’ restano aperti. In particolare, dopo le misure sulle Province, la partita del riordino degli enti locali si è riaperta. La questione sarà al centro di un confronto fra il ministro Marianna Madia e i sindacati. La ex Finanziaria prevede innanzitutto la stabilizzazione del bonus Irpef da 80 euro e l’introduzione del cosiddetto ‘bonus bebe” in una versione più ristretta rispetto a quella prevista inizialmente. Inoltre, per i lavoratori del settore privato che ne fanno richiesta è prevista l’anticipazione del Tfr in busta paga. Arriva anche la totale deducibilità dalla base imponibile Irap del costo del lavoro per gli assunti a tempo indeterminato.

E per i neo assunti si prevedono, invece, sgravi contributivi con un tetto di 8.060 euro. Moltissime le altre misure contenute nel provvedimento, fra cui il congelamento delle tasse sulla casa che restano invariate rispetto al 2015 e l’aumento della tassazione dei fondi pensione dall’11,5 al 20% con un credito di imposta del 9% per chi investe.

 

 

FONTE: Confcommercio

 

 

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